Galleria contromina
Il sottosuolo della cittadella era dotato di un’estesa rete di gallerie, con una lunghezza complessiva di circa quattordici chilometri. Disposti su due livelli, i cunicoli svolgevano la funzione di contromina per prevenire gli attacchi sotterranei degli assedianti. Una secondo funzione molto importante era quella di mina: perpendicolarmente alle gallerie principali, si dipartivano dei cunicoli di minore altezza nei quali la polvere nera – debitamente intasata – esplodeva verso l’alto aprendo ampi crateri sul piano di campagna e travolgendo con terribili effetti i cannoni e gli apprestamenti dei nemici.
Lungo le bisettrici dei tre bastioni e delle due mezzelune verso la campagna si dipartivano a circa dodici, quattordici metri sottoterra le gallerie capitali basse. Oltre i fossati, a circa sei o sette metri di profondità, iniziavano le capitali alte, che seguivano in parallelo l’andamento delle basse. Le capitali del livello alto erano comunicanti fra di loro tramite l’avvolgente galleria magistrale ed erano collegate alle basse con scale in muratura.
I visitatori del Museo possono percorrere una significativa parte dei camminamenti nella penombra di un ambiente fortemente evocativo. La visita, inconsueta e affascinante, permette di raggiungere la scala fatta saltare eroicamente da Pietro Micca nella notte tra il 29 e il 30 agosto 1706.